
Contratti derivati: Interest rate swap
Quella dei contratti derivati è una materia poco conosciuta, spesso riservata agli addetti ai lavori, eppure interessa molte aziende e molti imprenditori, poiché i derivati sono utilizzati frequentemente dalle banche in collegamento ai finanziamenti erogati a favore delle aziende clienti.
I contratti derivati sono tutti gli effetti degli strumenti finanziari cioè dei mezzi di investimento di natura finanziaria.
L’elemento che contraddistingue questi contratti è il rischio, dato che essi per loro natura contengono una componente aleatoria e non prevedibile.
Gli Interest Rate Swap
Una delle tipologie di derivati più diffusa è il contratto IRS (Interest rate swap).
La natura dei contratti IRS è uno scambio: la banca e l’azienda si scambiano due flussi finanziari, legati all’andamento dei tassi di interesse.
Se un’azienda intende tutelarsi dal potenziale aumento dei tassi, stipula un contratto in cui scambia con la banca un tasso fisso in cambio di un tasso variabile, calcolati sul valore del finanziamento.
Con scadenza trimestrale, l’azienda pagherà alla banca un importo pari al tasso fisso e riceverà dalla banca un importo pari al tasso variabile nel periodo di riferimento.
Nel caso di un aumento dei tassi al di sopra del tasso fisso contrattuale, il differenziale tra il variabile e il fisso sarà positivo e quindi l’azienda ottiene un guadagno.
Nel caso contrario di un calo dei tassi di interesse al di sotto del tasso fisso contrattuale, l’azienda riceve un variabile inferiore al fisso e quindi il derivato costituisce un costo aggiuntivo rispetto al finanziamento.
Si tratta di una specie di scommessa, in cui l’azienda scommette sul possibile rialzo dei tassi.
Il mark to market
Uno dei problemi collegati ai contatti derivati è il cosiddetto mark to market, cioè il loro valore di mercato.
A differenza di altri strumenti finanziari quali le azioni o le obbligazioni, il cui valore è scambiato sul mercato regolamentato, nel caso dei contratti derivati gli scambi avvengono sui mercati secondari e questo rende difficile conoscere il valore attuale del contratto.
Si tratta infatti di strumenti OTC (over the counter) che non sono sottoposti alla supervisione da parte delle autorità di mercato.
Il rischio che si può annidare in questi contratti è che al momento della stipula il loro valore fosse negativo, cioè incorporano all’origine un debito. Questo importo dovrà essere restituito alla scadenza del contratto o alla chiusura dello stesso, nel momento in cui si decida di estinguere anticipatamente il contratto.
Spesso il vero costo dei derivati si palesa soltanto nel momento dell’estinzione anticipata, con la richiesta da parte della banca del pagamento di un importo del tutto inatteso e sproporzionato.
Assicurazione o speculazione?
I contratti derivati sono a tutti gli effetti degli strumenti finanziari, ma vengono presentati dalle banche e percepiti dai clienti come delle semplici assicurazioni per proteggersi dalla variazione dei tassi di interesse.
Dovrebbero invece essere presentati in modo che l’imprenditore possa fare una scelta nella piena consapevolezza dei rischi a cui va incontro e dei benefici potenziali che si può attendere.
Proprio perché si tratta di strumenti finanziari complessi è doveroso da parte della banca fornire al cliente tutta la documentazione necessaria per la comprensione del contratto che sta stipulando.
Spesso questo è uno degli aspetti carenti e che consente di contestare la validità del contratto e richiedere l’annullamento dei pagamenti effettuati.
Se la comunicazione dalla banca verso il cliente non ha rispettato elementi di trasparenza e completezza, sia al momento della stipula che durante la vita del contratto, il cliente può contestare l’intero contratto.
Quali anomalie si possono trovare in questi contratti?
Nell’esperienza che Antares ha accumulato in quasi vent’anni di attività sui contratti derivati, le anomalie che si riscontrano nei contratti derivati possono essere sia tipo formale (relativo alla forma del contratto) che di tipo sostanziale, relativa alla natura del contratto e ai suoi elementi essenziali.
Per poter elaborare una strategia di difesa è importante che il cliente abbia conservato tutta o in parte la documentazione contrattuale, cioè tutte le contabili e gli estratti conto.
Qualora la documentazione relativa al contratto fosse carente o incompleta, è possibile richiedere copia la banca facendo appello all’articolo 119 del TUB (testo unico bancario).
Le strategie di difesa
Un aspetto di particolare importanza riveste il contratto vero e proprio di stipula del derivato. Si verifica frequentemente il caso in cui l’imprenditore non trovi copia di questo contratto, perché in realtà non è mai stato sottoscritto. In questo caso è possibile contestare la nullità del contratto e quindi richiedere il rimborso di tutte le somme pagate.
Un’altra delle strategie di difesa applicate ad Antares è valutare la responsabilità della banca qualora non abbia adempiuto uno degli obblighi specifici di trasparenza che impone il testo unico bancario, quali ad esempio comunicare il valore del mark to market oppure rispettare l’adeguatezza dell’investimento finanziario rispetto al profilo dell’investitore.
Come si procede
La procedura operativa di Antares prevede un’analisi preliminare per valutare la legittimità del contratto e la possibilità di procedere con un’eventuale richiesta di annullamento o di rimborso parziale.
In caso di esito positivo dell’analisi, si formalizza un reclamo nei confronti della banca con la richiesta di rimborso delle somme ritenute illecite e non dovute.
Prima di portare la causa in tribunale le parti si incontrano per una transazione che può portare ad un accordo consensuale.
Circa un terzo delle pratiche elaborate da Antares si è conclusa con un accordo tra banca e cliente senza bisogno di portare la causa in tribunale.
In questo caso i tempi si accorciano notevolmente perché l’intera pratica può risolversi nel giro di pochi mesi anziché attendere qualche anno.
Delle cause che approdano al tribunale, metà si concludono nel primo grado di giudizio e un’altra metà procede nei gradi successivi a seguito dell’appello proposto dalle banche.
Nell’esperienza di Antares il tasso di successo in queste cause è superiore al 94%, e in pochi anni abbiamo già ottenuto oltre 15 milioni di rimborsi a favore dei nostri clienti.
Se la tua azienda ha sottoscritto dei contratti derivati e vuoi valutare la possibilità di richiedere un rimborso degli interessi versati, rivolgiti ai nostri consulenti.
Riceverai tutta l’assistenza di cui hai bisogno per analizzare il tuo contratto e sapere esattamente quanto ti spetta come rimborso.
Chiama Antares al numero 031-240145 oppure scrivi un’email a info@antares-como.it e ti metteremo in contatto con uno dei nostri professionisti.