Anatocismo Bancario

Anatocismo Bancario
Come ottenere il rimborso

Hai diritto al rimborso per anatocismo bancario?
Antares fornisce un’analisi gratuita senza impegno, consulenza e calcolo del rimborso dovuto con formula "buon fine".

ANATOCISMO BANCARIO: che cos’è?

L’anatocismo bancario rappresenta uno squilibrio tra banca e correntista che si sviluppa sulla capitalizzazione composta degli interessi passivi maturati su un debito.

Il significato di anatocismo bancario riguarda quindi un illecito calcolo degli interessi sugli interessi, derivato dalla capitalizzazione degli interessi stessi al fine del calcolo successivo, che non prende in esame solo il capitale originario, ma quel capitale aumentato dagli interessi maturati. Una strumentale chiusura trimestrale o annuale del conto e una sua successiva immediata riapertura, ha permesso alle banche di lucrare sugli interessi per moltissimo tempo.

Questa pratica, in violazione del divieto generale imposto dalla legge, comporta una crescita esponenziale di interessi non dovuti ed è perseguibile per la sua illegittimità.

Rimborsi per anatocismo bancario

È possibile ottenere dalle banche il rimborso per le pratiche illegittime di anatocismo bancario o il riaccredito sul conto corrente degli interessi composti, per tutti i rapporti accesi prima del 22/04/2000, con effetti sia nel periodo precedente che successivo a quell’anno.

Quanto agli interventi prodotti dai conti anticipi (sbf – sconto – anticipo fatture), il rimborso può essere richiesto anche per conti accesi in periodo successivo, perché si configurano come rapporti giuridici autonomi che richiedono pattuizioni specifiche e risultano ben diversi dall’accensione di un credito, non possono essere perciò a questo ricondotti.

Altri vizi nei rapporti bancari

Oltre all’illegittima prassi della capitalizzazione periodica unilaterale degli interessi dell’anatocismo bancario, si può rinvenire, grazie ad un’accurata analisi della gestione di conto corrente, l’applicazione di altre clausole contestabili, adottate in assenza di corrette e trasparenti previsioni contrattuali.

Anche queste pratiche possono portare alla giusta richiesta di restituzione di somme indebitamente trattenute. Gli interventi possono riguardare:

Interessi ultralegali: ovvero l’addebito di interessi calcolati a tasso superiore rispetto a quello legale (ex art. 1284 cod. civ.). L’applicazione di interessi bancari superiori a quanto legalmente definito è prevista solo se determinata per iscritto, altrimenti sono dovuti nella misura prevista per legge. Inoltre, se sono convenuti tassi usurari, la clausola è da reputarsi nulla.

Commissioni di massimo scoperto: sono oneri che spesso vengono applicati senza una trasparente e indispensabile pattuizione scritta che ne definisca la liceità. Sono somme addebitate trimestralmente e calcolate sul massimo utilizzo periodico del credito, aggiungendosi agli interessi corrispettivi.

Spese per chiusura periodica del conto: un onere addebitato trimestralmente o annualmente per la fittizia chiusura del conto funzionale all’illegittima capitalizzazione degli interessi. Le somme recuperabili per questa pratica di anatocismo bancario sono rilevanti, specie se si considerano i tanti anni trascorsi, gli alti tassi applicati e l’incidenza di tali oneri sull’effetto moltiplicatore della capitalizzazione periodica.

Come ottenere il rimborso per anatocismo e altri illeciti

Antares offre il suo sostegno nell’analisi, disamina contrattuale e nel calcolo del rimborso per anatocismo bancario ed altri illeciti, contando su soggetti specializzati in diritto bancario e sull’ausilio di programmi informatici certificati in grado di rielaborare i conti e definire le giuste somme da recuperare. Operando con formula “buon fine, si garantisce una gestione poco onerosa delle pratiche per il recupero delle somme dovute per illeciti bancari e il compenso in percentuale viene riconosciuto solo all’effettivo buon fine dell’operazione.

Il servizio per OTTENERE IL RIMBORSO PER ANATOCISMO BANCARIO è concepito con la formula “buon fine”, con ogni onere e rischio a nostro carico, compresa la perizia di rielaborazione del conto e i costi fissi a copertura delle mere spese borsuali, con un compenso calcolato in percentuale solo su quanto effettivamente ottenuto a rimborso, da pagarsi solo nel caso e nel momento del suo ottenimento.

In collaborazione e con la certificazione di Professori ordinari di Matematica Generale e Matematica Finanziaria dell’Università Bocconi di Milano (Proff. L.Peccati e M.Cigola) abbiamo realizzato un sofisticato programma informatico che rielabora interamente il rapporto di conto, sia ordinario, sia dei conti anticipi. Il programma consente di individuare con esattezza quanto complessivamente addebitato, sia a titolo di interessi composti anatocistici, sia per ogni altra causale di imputazione (saggio interessi debitori, commissioni massimo scoperto, spese di chiusura periodica etc).

Forniamo GRATUITAMENTE e SENZA IMPEGNO la disamina del rapporto contrattuale per accertare l’intera dinamica del rapporto, le eventuali violazioni contrattuali e di legge e l’esatta indicazione di quanto complessivamente ottenibile a rimborso, in modo da permettere a ciascuno di valutare, senza alcun onere o impegno, l’opportunità di intervenire.

Successivamente approfondiamo e formalizziamo le modalità di intervento e i relativi costi. Essi sono conteggiati, salvo un piccolo contributo iniziale, con un compenso a buon fine, ossia con una percentuale su quanto effettivamente ottenuto a rimborso, da corrispondere solo all’atto e nel momento del suo ottenimento. Nel compenso è interamente compreso l’accollo, a nostro carico, di professionisti specialisti nel settore, a cui affidare sia il mandato per l’assistenza nella fase legale, stragiudiziale e giudiziale, sia l’incarico di svolgere l’attività di consulente tecnico di parte nella CTU che verrà disposta in corso di causa.

Il nostro servizio si articola in due fasi:

1° FASE: – Precontrattuale – Completamente gratuita e che non comporta alcun impegno

  1. Informativa di approfondimento con indicazioni normative e giurisprudenziali.
  2. Collazione, riordino e disamina degli estratti conto bancari dall’apertura del conto corrente, o da quanto disponibili.
  3. Elaborazione e sviluppo dei conteggi ricavabili dagli estratti conto scalari trimestrali forniti dal cliente e chiusure trimestrali, sia per il conto ordinario, sia per il conto anticipo.
  4. Indicazione di massima, ma attendibile, delle somme rinvenienti a credito provenienti dalla capitalizzazione degli interessi e dall’addebito contestabile di interessi a saggio ultralegale o usurario, commissioni di massimo scoperto e spese di chiusura periodica del conto.

2° FASE: – Contrattuale – Prevede un compenso percentuale sulla somma rimborsata, da corrispondere solo in caso e nel momento dell’effettivo rimborso, salvo un modestissimo acconto delle spese.

  1. Stipulazione del contratto di consulenza.
  2. Disamina del rapporto contrattuale instaurato con l’istituto, del suo sviluppo durante il periodo di relazione, delle condizioni praticate e delle intervenute modificazioni, al fine di individuare la legittimità di applicazione.
  3. Elaborazione di tutti i dati (valori, tassi, periodi) riportati negli estratti conto bancari disponibili sia per movimenti come periodici trimestrali a scalare nonché, ove disponibili, su supporti informatici, diretti alla individuazione e indicazione dell’ammontare degli interessi anatocistici, delle commissioni di massimo scoperto, dell’effettivo tasso di interesse applicato, ultralegale o usurario e di ogni altro onere.
  4. Indicazione di legali specializzati in materia cui affidare la procura alle liti ed ad negotia per la rappresentanza ed assistenza stragiudiziale e giudiziale nei procedimenti da promuovere verso gli istituti di credito per il recupero di tutto quanto di diritto.
  5. Predisposizione e inoltro della richiesta di rimborso e costituzione in mora degli istituti di credito.
  6. Coordinamento dell’opera dei legali nei contatti diretti con la banca e assistenza nelle eventuali trattative per la definizione stragiudiziale della vertenza.
  7. Periodico aggiornamento sullo stato delle attività stragiudiziali promosse, degli eventuali contatti intervenuti con le banche e sull’andamento dei procedimenti giudiziari introdotti dai legali.
  8. Periodico aggiornamento normativo e giurisprudenziale inerente la materia per tutto il periodo di sviluppo della iniziativa.

N.B. Il compenso per il nostro servizio, come sopra indicato, è comprensivo del nostro accollo di ogni onere giudiziario e degli onorari diritti e spese dei legali da noi segnalati, che saranno incaricati dell’assistenza e rappresentanza sia nella attività stragiudiziale, sia per il procedimento di mediaconciliazione e anche per quello giudiziario davanti al Tribunale competente nel primo grado di giudizio. La sola esclusione è prevista per gli oneri del procuratore domiciliatario prescelto.

Per consentirci di sviluppare e fornire, gratuitamente e senza impegno, il conteggio delle somme a credito per interessi capitalizzati, interessi ultralegali e usurari, commissioni di massimo scoperto e spese di chiusura periodica e per individuare la possibilità di intraprendere le azioni del caso, chiediamo, in osservanza delle norme sulla privacy, i seguenti documenti:

  • estratti conto bancari sia del conto ordinario, sia del conto anticipi, per movimenti e scalari con chiusure trimestrali dall’inizio del rapporto o da quando disponibili;
  • estratti conto elettronici, qualora disponibili, relativi ai movimenti bancari come recepiti e forniti dagli istituti di credito.

Per il servizio diretto all’ottenimento dei rimborsi da parte degli istituti di credito, riguardante gli interessi anatocistici e di altri addebiti contestati, le attività intraprese e oggi concluse da Antares hanno raggiunto una quota di rimborsi pari a € 51.689.541,00. Sono ancora in corso 1.373 azioni con domande di rimborso richieste per € 108.909.846,00.

Come ormai noto, la giurisprudenza di Cassazione, con le sentenze Sezioni Unite n. 21095 del 4/11/2004, n. 24418 del 23/11/10 e n. 9140 del 19/05/2020, ha definitivamente dichiarato illecita la pratica bancaria della capitalizzazione degli interessi passivi, sia con periodicità trimestrale che annuale, da sempre adottata nella prassi bancaria. Una prassi grazie alla quale gli interessi, trasformati in capitale alla fine di ogni trimestre o anno, diventano “anatocistici”, ossia produttivi di ulteriori interessi,  che consentono alle banche di lucrare somme anche ingenti a danno dei correntisti, attraverso un meccanismo di moltiplicazione algebrica in aperta violazione del divieto imposto dall’art. 1283 cod.civ.

I Supremi Giudici, modificando il precedente orientamento, hanno affermato che la prassi della capitalizzazione degli interessi, pur invalsa da tantissimi anni nei rapporti bancari, è contraria alla legge, perché non assimilabile a quegli usi normativi ammessi dall’art. 1283 cod.civ. Non è sfuggito infatti che il cliente, allorquando sottoscriveva il contratto di conto corrente contenente la convenzione in parola, non adempiva ad un dovere giuridico, ma era costretto ad accettare l’obbligazione imposta dalla banca come condizione imprescindibile per l’instaurazione del rapporto. Anche i Giudici di merito, conformandosi all’indicazione della Suprema Corte, ribadiscono, in modo ormai conforme ed univoco, l’illegittimità assoluta dell’anatocismo bancario, condannando le banche a rimborsare ai correntisti per le somme indebitamente addebitate per lunghi anni.

In applicazione dell’affermata illegittimità di addebito di interessi composti in conto corrente, oggi società e persone fisiche che hanno subito l’applicazione di interessi passivi capitalizzati, possono richiedere il rimborso delle somme, spesso ingenti, indebitamente corrisposte agli istituti di credito per effetto di tale uso illecito. Il diritto al rimborso spetta per tutti i conti aperti prima del 22/04/2000 e tutt’ora aperti, oppure per quelli chiusi da non oltre dieci anni e riguarda, a ritroso, tutto il periodo del rapporto certificato dagli estratti conto bancari, senza alcun limite prescrizionale estendendosi fino a oggi, rilevata la ormai pacifica inefficacia e inapplicabilità per questi rapporti, dalla Delibera CICR 9/2/2000.

Analogo diritto di rimborso riguarda tutte quelle altre voci di addebito (interessi a saggio superiore a quello legale o usurario, commissioni di massimo scoperto, spese fisse di chiusura periodica del conto) per le quali si evidenziano abusi contrattuali o violazioni di specifiche disposizioni di legge.