Chi ha paura delle Banche in Italia? 3 motivi per non temerle

23 Gen

Chi ha paura delle Banche in Italia? 3 motivi per non temerle

Le banche italiane fanno paura alle aziende e agli imprenditori in Italia? La risposta è sì, purtroppo.

Le Banche fanno parte del nostro sistema economico e sono un elemento indispensabile della vita di un’azienda.

A parte rarissime eccezioni di aziende che riescono ad autofinanziarsi senza bisogno di ricorrere a prestiti e affidamenti bancari, la stragrande maggioranza della attività in Italia ricorre al credito bancario.

Ecco perché, quando un’azienda si rivolge ad Antares per far analizzare i propri conti correnti e scopre di aver subito anatocismo bancario e altri illeciti, la reazione non è uguale per tutti.

Il dilemma dell’imprenditore

Chi scopre di aver subito anatocismo o altri illeciti da parte della propria banca, si trova di fronte ad un dilemma.

Da una parte, vorrebbe ottenere il risarcimento che gli spetta di diritto e vorrebbe ristabilire la correttezza dei rapporti bancari, senza timore di nuove sorprese.

Dall’altra parte, ha timore di intraprendere un’azione legale contro la banca, perché ha paura di possibili ritorsioni.

Insomma, ha paura della banca.

Non c’è da stupirsi di questo atteggiamento, che si presenta quasi sempre quando un’azienda o un imprenditore deve prendere la decisione di contestare alla banca gli interessi illeciti.

Le aziende hanno paura che le banche possano inasprire i rapporti, come rivalsa in caso di una contestazione.

Anche se questa preoccupazione è comprensibile, bisogna dire chiaramente che è del tutto infondata.

Avendo svolto più di 1000 azioni legali contro le banche a tutela di aziende e imprenditori, ci siamo già trovati di fronte a questa situazione. Dopo 15 di anni di esperienza in questo settore, sappiamo con certezza come si comportano le banche quando un correntista contesta degli illeciti.

E possiamo affermare serenamente che non bisogna avere paura delle banche, perché è un timore infondato.

Le ragioni di questa affermazione sono tre.

Le banche sono dalla parte del torto (e lo sanno)

La prima ragione è la più banale; le banche sanno di avere torto

La capitalizzazione degli interessi (il cosiddetto anatocismo) è una pratica illecita. Le banche lo sanno benissimo, ma lo fanno lo stesso.

L’applicazione di un saggio di interessi superiore a quello legale è illecita, eppure le banche lo fanno ugualmente.

Anche l’addebito delle commissioni di massimo scoperto e di altre spese, in assenza di una precisa pattuizione ovvero di un contratto esplicito, è illegittima, ma lo fanno lo stesso.

Perciò, quando un correntista contesta alla banca le pratiche illecite, la banca sa perfettamente di avere torto e sa che è tenuta a risarcire gli interessi illegittimi.

Le banche sono aziende, non persone

La seconda ragione è ovvia, ma a volte ci sfugge: le banche operano in base a logiche aziendali, non personali.

Che cosa significa questo?

Quando un imprenditore si preoccupa di una possibile ritorsione da parte della banca, solitamente teme un inasprimento dei rapporti, la revoca del fido o addirittura la chiusura del conto corrente.

Ma questo significa proiettare sull’istituto di credito lo schema di comportamento di una persona, che può agire per impulso, per rabbia o per vendetta.

La banca non è una persona fisica, ma un’azienda che segue logiche aziendali legate al profitto.

Se un cliente svolge un’attività ben avviata, movimenta attivamente il conto corrente, paga regolarmente gli interessi passivi, per la banca quello è un buon cliente. Se lo terrà ben stretto e farà di tutto per evitare che passi ad un altro istituto concorrente.

Non ha nessuna rilevanza il fatto che quel cliente abbia contestato gli interessi illeciti e che abbia ottenuto un rimborso. Se l’azienda è sana, quello resta comunque un buon cliente e la banca non se lo lascerà scappare.

In altre parole, l’interesse la banca verso i clienti è indifferente rispetto all’esito della causa.

Le rare circostanze in cui il rapporto tra azienda e cliente si è inasprito dopo l’azione legale, sono tutte riconducibili a situazioni in cui i rapporti erano già tesi e logorati prima dell’azione legale. In quel caso, la pretesa di rimborso è stata semplicemente la goccia che ha fatto traboccare un vaso che era già pieno.

In simili situazioni, Antares consiglia al cliente di non procedere immediatamente contro la banca, ma di stabilizzare i rapporti prima di prendere qualunque iniziative, proprio per evitare una crisi che avrebbe conseguenze negative.

La storia di questi 15 anni

La terza ragione è molto pratica: sono i fatti a dimostrarlo.

Le nostre statistiche si basano su oltre 15 anni di attività nel settore degli illeciti bancari e siamo in grado di fornire una fotografia molto dettagliata della situazione in Italia.

La maggior parte della cause si conclude con un accordo tra le parti, senza bisogno di arrivare alla sentenza. Questo significa che le banche non soltanto sono consapevoli di essere in torto, ma sono anche disponibili a trovare una soluzione bonaria.

In molti casi, sono le banche stesse a proporre e favorire le soluzioni transattive. Tali soluzioni solitamente consistono in un’offerta di risarcimento parziale rispetto alla pretesa dell’azienda: per il cliente, si tratta di un rimborso inferiore a quello richiesto, ma con la certezza di una soluzione in tempi rapidi. 

Affrontare le banche? Si può fare!

In conclusione, non ha senso avere paura delle banche, perché si tratta di un timore infondato e che porta a fare scelte controproducenti.

Al contrario, affrontare gli istituti di credito con la fermezza e la chiarezza di chi conosce i propri diritti, permette di ristabilire la correttezza dei rapporti bancari e contribuisce a creare un sistema economico sano e produttivo.

Se temi di essere vittima di anatocismo bancario, puoi rivolgerti ad Antares per ottenere un’analisi gratuita dei tuoi rapporti bancari.

L’analisi è non solo gratuita ma anche:

– Rapida: ci occupiamo noi di tutto, senza farti perdere tempo con procedure complesse;

– Precisa: acquisiamo tutta la documentazione necessaria per analizzare il tuo caso 

– Sicura: i tuoi dati sono trattati con la massima riservatezza e nel pieno rispetto della normativa sulla privacy.

Se il risultato della nostra analisi mostra la presenza di anatocismo o altri illeciti all’interno del tuo conto corrente, ti proporremo una strategia d’intervento personalizzata per richiedere un risarcimento alla tua banca e ottenere il recupero delle somme pagate in eccesso.

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