Il tribunale di Pistoia salva una famiglia

18 Apr

Il tribunale di Pistoia salva una famiglia

Cosimo e Fiorenza sono marito e moglie e vivono in provincia di Pistoia.

 

Insieme hanno avviato una piccola società a conduzione familiare che si occupa di vendita di generi ortofrutticoli. 

 

Hanno un bel negozio lungo la provinciale che collega il loro paese a Pistoia e si riforniscono dalle migliori aziende agricole del territorio.

 

Nel corso degli anni, Cosimo e Fiorenza hanno accumulato un debito di diverse decine di migliaia di euro con la banca, la filiale locale della Cassa di Risparmio di Lucca, assorbita poi dalla BPM. Avevano chiesto un piano di rientro all’istituto, ma non erano in grado di sostenere l’esborso richiesto.

 

La banca sosteneva che il debito era la somma degli interessi passivi legati al fido di cassa, ma le cose sono cambiate quando la coppia si è rivolta ad Antares per fare un’analisi dettagliata sui rapporti bancari.

 

Analizzando la documentazione relativa al periodo dal 2008 al 2019, l’analisi svolta da Antares ha riscontrato che la banca aveva addebitato somme illecite per decine di migliaia di euro.

 

L’analisi ha messo in luce diverse tipologie di illecito, tra cui l’applicazione di interessi ultra legali, la capitalizzazione degli interessi (c.d. anatocismo), le spese di chiusura periodica e altre voci di costo, quali CMS (commissioni di massimo scoperto), CIV (commissione di  istruttoria veloce) e CMDF (commissione per la messa a disposizione fondi).

 

Molto spesso questi addebiti sono illegittimi perché non sono stati correttamente pattuiti all’interno del rapporto di conto corrente. Per la CMS ad esempio è necessario che la clausola che le prevede contenga la puntuale indicazione di tutti gli elementi che concorrono a determinarla: percentuale, base di calcolo, criteri e periodicità di debito. 

 

Svolgendo un’analisi approfondita e dettagliata sulla documentazione fornita, Antares ha rilevato anomalie e irregolarità da contestare alla banca, che hanno portato ad una richiesta di rimborso di circa 42.000€. Cosimo e Fiorenza si sono fidati di Antares e hanno deciso di avviare l’azione legale nel 2020. 

 

La vicenda processuale ha avuto un iter insolitamente rapido ed è giunta a sentenza in meno di 3 anni. La prima sezione civile del tribunale di Pistoia ha emesso la sentenza nel mese di febbraio del 2023 e ha condannato BPM a rimborsare 40.000€, accogliendo quindi quasi interamente le richieste della coppia assistita da Antares.

 

Grazie all’accredito delle somme addebitate in modo illecito, il saldo negativo del conto è stato praticamente azzerato. La sentenza del tribunale li ha salvati da un debito che altrimenti non avrebbero saputo come restituire. 

 

Uno degli aspetti interessanti di questa sentenza è che il tribunale ha respinto la richiesta di prescrizione sollevata dalla banca, relativa agli addebiti avvenuti più di 10 anni prima della richiesta. Si tratta di una eccezione che viene sollevata spesso dagli istituti di credito, ma il tribunale ha confermato il principio che le azioni promosse sui conti aperti non sono suscettibili di prescrizione. 

 

Questo ha consentito alla coppia assistita da Antares di richiedere il rimborso di somme che erano state addebitate a partire dal 2008. 

 

Se anche tu vuoi far verificare i conti della tua azienda dagli specialisti Antares, ti basta compilare il modulo che trovi nella sezione Contatti di questo sito web. 

 

La nostra analisi è rapida, precisa, sicura e senza impegno.

 

Chiama Antares al numero 031-240145 oppure scrivi un’email a info@antares-como.it e ti metteremo in contatto con uno dei nostri professionisti.